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«CRONACA» |
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«Corriere della Sera - Agr - Ultima Ora» |
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La realtà dei fatti
- 11
Settembre 2001 (PDF)
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Filmato
attacco alla prima torre |
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Filmato
attacco alla seconda torre |
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Video
amatoriale |
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Tributo amatoriale |
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Memoriale in Flash (7Mbyte) |
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24-05-072007
Iniziativa della Procura militare di Roma
Strage di Nassiriya, chiesti 3 rinvii a giudizio
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«Le
inchieste di Rainews24» |
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12·02·07
«Filippo
Raciti é morto perché amava Catania» |
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«Strage
di Nassiriya, identificati gli 11 autori» |
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Pagine di Difesa, anno:
«2002»
«2003»
«2004»
«2005»
«2006» |
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«Guerra in Iraq» |
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«Guerra del Golfo» |
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«Il fallimento dell'Unifil» |
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Corriere della Sera - 07 - 08 Dicembre
2006
Per il Presidente la
missione è stata una «impresa di pace e civiltà»
Napolitano: «A
Nassiriya italiani a testa alta»
Il capo dello Stato alla cerimonia per il rientro delle
ultime truppe di «Antica Babilonia». «Il tricolore
ammainato con dignità»
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CASERTA -
Si è chiusa a Caserta la missione
«Antica Babilonia», che ha visto la
partecipazione in Iraq di un contingente militare italiano
al fianco della coalizione internazionale guidata da Usa e
Gran Bretagna. La cerimonia per il rientro degli ultimi
soldati e della bandiera si è svolta nella Reggia
Vavitelliana alla presenza del presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano.
La cerimonia della consegna del tricolore dopo il rientro
della brigata Garibaldi
Napolitano ringrazia i soldati
«A
Nassiriya impresa di pace»
Il capo dello Stato ha preso in consegna la bandiera del
presidio italiano di Nassiriya dalle mani del ministro
della Difesa Arturo Parisi. «E'
stata ammainata con dignità, a testa alta - ha commentato
Napolitano -, e sarà conservata tra le memorie preziose
della nostra Repubblica».
Il presidente della Repubblica ha sottolineato che i
nostri militari sono stati impegnati in Iraq
«in una impresa di pace e di
civiltà» e il loro impegno è stato in nome di tutti
gli italiani al di là dei contrasti politici e senza
distinzioni di parte.
«L'ITALIA FA LA SUA PARTE»
- «Per garantire la pace e la sicurezza internazionale
- ha aggiunto il capo dello Stato - può essere necessario
l'impegno delle forze armate di qualsiasi paese membro
delle Nazioni Unite». Napolitano ha ricordato che l'Italia
è chiamata «a fare la sua parte nel contesto di
organizzazioni internazionali cui spetti fronteggiare
sfide ed attacchi alla pacifica convivenza tra gli stati e
tra i popoli, cui spetti intervenire per contribuire al
superamento di laceranti e pericolose situazioni di
crisi». Lo stabilisce, ricorda, l'articolo 11 della
Costituzione repubblicana, «una delle pietre miliari del
nostro percorso verso un sistema condiviso di valori e di
principi».
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il Velino.it - 07
- Dicembre
2006
«Iraq: missione di pace per il Colle, di guerra per Rifondazione»
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La Vedova Fregosi
«La morte di mio marito? E' servita a qualcosa»
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Si conclude
la missione Antica Babilonia iniziata nel 200
Sabato, dopo tre anni e mezzo di Antica Babilonia,
tornerà a casa anche l'ultimo soldato
Il ministro della difesa Parisi oggi, Venerdì
01.12.06, a Nassiriya per
la cerimonia
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Corriere della Sera - 01 Dicembre
Iraq: Parisi, "Sacrificio militari morti non
e' stato inutile"
NASSIRIYA (Iraq) - Sono passati 1.273 giorni da quando, il 7 giugno
del 2003, la bandiera italiana fu issata per la prima volta a
Nassiriya e oggi quel tricolore viene ammainato e la missione Antica
Babilonia termina. Domani, dopo tre anni e mezzo, gli ultimi soldati
italiani torneranno a casa. Per l'occasione Arturo Parisi, ministro
della Difesa, e' oggi a Nassiriya. "Il sacrificio dei 32 militari
morti in questi anni non e' stato vano" ha detto Parisi nella
cerimonia dell'ammainabandiera, citando a uno a uno i nomi dei caduti.
"c'e' una cosa che dobbiamo ricordare: pur in un contesto
profondamente segnato dalla guerra, la loro azione e' sempre stata
guidata da sentimenti di pace" ha detto il ministro che ha precisato:
"Il contingente rientra per ottemperare alla volontà degli elettori ma
l'impegno dell'Italia in favore dell'Iraq continua attraverso una
rafforzata collaborazione politica, civile, umanitaria". (Agr)
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Corriere della Sera - 01 Dicembre
Iraq: governatore Nassiriya saluta
militari italiani
NASSIRIYA - "Non dimenticheremo mai tutto l'aiuto che ci hanno dato
i nostri fratelli italiani". Il governatore della provincia di
Nassiriya, Aziz Al Ogheli, ha salutato cosi' i militari italiani che
hanno lasciato la citta' irachena al termine della missione Antica
Babilonia. Sulle vittime italiane in Iraq - 39 i connazionali morti
dal 2003 - il governatore ha detto che il loro sacrificio non e' stato
vano e non va dimenticato. "Speriamo e pretendiamo - ha aggiunto - che
il rapporto tra Iraq e Italia venga rafforzato sia dal punto di vista
economico che politico". (Agr)
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Corriere della Sera - 28
Novembre 2006
La Nato preme su Roma e Parigi
«Più impegno in Afghanistan»
«IL GOVERNO ITALIANO - Non servono altri soldati, potenziamo l'azione
politica»
«Il ritiro da Nassiriya completato sabato»
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Corriere della Sera - 28
Novembre 2006
«La Nota - Ma il fronte ora si sposta tra
Afghanistan e Libano»
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giovedì, 23 novembre 2006
«Le parole di Fausto Bertinotti»
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Corriere della Sera - 23
Novembre 2006
«Una ragazza indagata per gli slogan su Nassiriya»
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Corriere della Sera - 23
Novembre 2006
La crisi Libanese
«Soldati italiani nell'Unifil - Alzato il livello di allarme»
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Corriere della Sera - 22
Novembre 2006
La crisi Libanese
«Ordine agli italiani: stop alle missioni a Beirut»
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Commemoriamo i nostri caduti,
senza tante storie, senza polemiche, senza sfruttare politicamente il
loro eroico sacrificio, vorrei lo facessimo tutti sia di destra che di
sinistra, mostriamoci migliori dei nostri leader che, o se li
dimenticano o li ricordano solo per poter attaccare l’avversario.
Riposino in pace
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«Bruciati i fantocci dei militari italiani caduti a Nassiriya: Lo sdegno
di Forza Italia»
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Corteo di Roma, Digos e procura al lavoro
Filmati sulla
manifestazione sono al vaglio della polizia. Si punta a identificare
gli autori dell'incendio delle sagome dei soldati |
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«Fantocci bruciati - Slogan su Nassiriya - La Procura apre
un'inchiesta.» |
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Corriere della Sera - 20 Novembre 2006
«Sono esplosioni di
stupidità e di odio. Gli autori sono dei criminali»
«E'
stata offesa la coscienza degli italiani»
Il commento del generale Alberto
Ficuciello, padre di una delle vittime di Nassiriya, dopo il
corteo dei centri sociali di Roma
ROMA - «Quanto è successo sabato a Roma è un
episodio sconcertante che ha offeso molte coscienze, direi la
coscienza di tutti quegli italiani che hanno visto nell’evento
di Nassiriya un risveglio della coscienza nazionale». Lo ha
detto il generale Alberto Ficuciello, consigliere militare
presso la presidenza del Consiglio dei ministri e padre del
tenente Massimo Ficuciello, uno dei soldati rimasti vittime
dell'attentato di Nassiriya del 18 novembre 2003.
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Il tenente Massimo Ficuciello, una
delle vittime dell'attentato di Nassiriya (Ansa)
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«SONO CRIMINALI» - «Sono dei criminali che offendono la
memoria dei nostri caduti - ha aggiunto Ficuciello - e non solo
loro, ma sono contrari a questo magnifico risveglio della
coscienza e a questa forte volontà di ricrescita e di
appartenenza». «Volevo dire ai nostri soldati in giro per il
mondo - ha concluso il generale - che tengono alto il nome
dell’Italia di non far caso a queste esplosioni di stupidità e
di odio. Nel nostro codice militare la parola odio non esiste e
loro devono sapere che sono sostenuti dall’Italia per bene,
dalla gente che crede in quello che loro fanno e che li guarda
con orgoglio».
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LUNEDÌ, 13 NOVEMBRE 2006
«Napolitano ricorda Nassiriya "Caduti in nome della pace"» |
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LA RABBIA DELLE VEDOVE
DI NASSIRIYA
E lo fanno dando mandato a un
avvocato, la leccese Francesca Conte, di agire davanti alla procura
militare di Roma per sapere che cosa è davvero successo quel giorno in
Iraq.
Ad annunciarlo è Alessandra Savio, vedova del maresciallo Filippo
Merlino, residente a Viadana, nel mantovano. Le altre sono le mogli di
Carrisi, Cavallaro, Fregosi, Intravaia, Ragazzi e Trincone.
"Araz, l'indagato per la strage, quando l'anno scorso è stato arrestato
- dice la Savio - ha raccontato di aver visto questa base senza difese,
su cui sventolava il tricolore, e ha organizzato l'attacco per 300
dollari. Questo significa che è stata un'aggressione politica, e non
militare. E soprattutto che questi ragazzi sono morti per il tricolore.
Perché non meritano la medaglia d'oro? Cosa dovevano fare di più?".
E aggiunge: "Adesso basta, mi devono dire come è morto mio marito perché
dopo tre anni non so né l'ora, né il modo né il perché è morto. Mi hanno
detto che è deceduto per flagellamento, che significa che è saltato in
aria. La sua collega Marilena Iacobini mi ha raccontato che erano in
ufficio insieme e che si sono buttati a terra e poi che sono scesi
insieme dalle scale. C'è un filmato che mostra mio marito soccorso e
portato via su una rete da alcuni ragazzi iracheni, e con del sangue. Ho
poi saputo che tre dei nostri sono morti per fuoco amico ma nessuno ne
parla".
E conclude: "Guarda caso, hanno bloccato la fiction che doveva essere
trasmessa in televisione il 12 novembre".
Fonte Repubblica.it
mercoledì 18 ottobre 2006 ore 12.41
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Notizie.alice.it -
12-11-2006
«NASSIRIYA / NEW YORK, UNA MESSA DI COMMEMORAZIONE PER I CADUTI»
Officiata nel Bronx su iniziativa Ass. Nazionale Carabinieri |
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«Corriere della Sera - La rimozione di Nassiriya»
Il governo ha deciso che quest'anno non
ci sarà la commemorazione nazionale per i soldati caduti a Nassiriya
(Iraq) nel 2003. |
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«NASSIRIYA /
COMMEMORAZIONE»
L'ira dei parenti delle vittime ... Il Governo ha
deciso di non commemorare i Caduti di Nassiriya con una giornata
nazionale
Ci saranno solo manifestazioni locali a
ricordare quel 12 novembre di tre anni fa e le sue vittime. Il Governo
ha deciso di non commemorare i Caduti di Nassiriya con una giornata
nazionale
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SPECIALE NASSIRIYA NEL 3° ANNIVERSARIO |
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«Sono passati tre anni ma per lo Stato non sono ancora eroi» |
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Pubblicato il
15/11/2006 SOVERIA MANNELLI
- «Un gesto semplice che
vuole essere il segno della nostra partecipazione e del nostro
ricordo nella mesta ricorrenza del terzo anniversario della strage
di Nassiriya».
E' il breve messaggio pronunciato dal sindaco di Soveria Mannelli,
Leonardo Sirianni, dopo aver deposto una corona al monumento ai
caduti in guerra collocato nell'area della centrale Piazza Bonini,
in occasione della commemorazione dei militari italiani rimasti
uccisi nella città irachena, la mattina del 12 novembre, a seguito
dell'attentato alla base "Maestrale" che provocò diciannove vittime
italiane, fra cui 12 carabinieri.
Il sindaco insieme al capitano della compagnia dei carabinieri di
Soveria Mannelli, Enrico Pigozzo, sulle note del silenzio, hanno
tributato il saluto ai caduti e gli onori militari alla presenza di
un picchetto. Un corteo, preceduto dal gonfalone del comune, dalla
vicina chiesa madre "San Giovanni Battista" ha raggiunto il
monumento. Alla cerimonia di deposizione della corona, seguita dalla
cittadinanza, hanno partecipato il luogotenente dei carabinieri
(comandante nucleo operativo radio mobile), Raffaele Ferrise, il
vicesindaco Mario Caligiuri e l'intera giunta comunale.
Fonte:
gazzettadelsud.it
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MILANO (Reuters)
La Camera dei Deputati, riunita oggi, 11.011.06, per
proseguire l'esame della Finanziaria, ha ricordato stamattina con un
minuto di silenzio i caduti di Nassiriya, per il terzo anniversario
domani dell'attentato alla base italiana in Iraq, costato la vita a 19
italiani e nove iracheni.
"In quest'aula come nel Paese ci si è divisi sul
conflitto in Iraq e sulla sua natura. Ma oggi qui l'assemblea ritorna
unita nel lutto e commemorazione degli italiani morti a Nassiriya", ha
detto il presidente della Camera Fausto Bertinotti, invitando i
parlamentari ad osservare un minuto di silenzio. "Si è trattato di una
tragedia umana e nazionale che ha scosso il Paese", ha aggiunto.
La mattina del 12 novembre 2003, un'autocisterna
carica di esplosivo fu lanciata contro la base dei carabinieri a
Nassiriya - nota anche come Animal House - uccidendo 17 militari e 2
civili italiani, assieme a 9 iracheni.
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( I Sole 24 ORE) - 11 novembre 2006
La Camera ricorda la strage di Nassiriya. Bertinotti: «Monito per la
pace»
La Camera dei Deputati ha osservato un minuto di silenzio in ricordo
delle vittime dell'attentato al contingente militare italiano a
Nassiriya, in Irak, costato la vita, il 12 novembre di due anni fa, a 19
soldati italiani. «Oggi questa assemblea - ha detto il presidente della
Camera Fausto Bertinotti- è unita nel lutto e nella commemorazione degli
italiani caduti a Nassiriya». «Quella strage - ha proseguito - è stata
una tragedia umana e nazionale che ha scosso il Paese».
Il Presidente della Camera ha quindi ricordato « il senso di incredulità
e lo sgomento che hanno scosso l'Italia e il dolore delle famiglie delle
vittime: la loro compostezza e la loro sobrietà straordinaria resteranno
impresse nella memoria del Paese che si è unito in un lutto espressione
dell'intera comunità. Nei confronti di quelle famiglie - ha ammonito -
oggi si rinnova la responsabilità dell'ascolto e della comprensione.
Tutta la Camera dei deputati è con esse solidale e partecipe nel dolore,
e ribadisce la condanna di tutte le forme di violenza».
«Da quelle vittime - conclude Bertinotti - viene il monito forte e
severo ad operare contro ogni forma di violenza e per la pace, a
costruire una convivenza civile in cui le ragioni del dialogo prevalgano
su quelle dell'odio, nel solco dei grandi valori di democrazia,
solidarietà e libertà, custoditi dalla nostra Costituzione
repubblicana».
Al termine del minuto di silenzio, osservato in piedi da tutti i
deputati, in Aula si è levato un lungo ed unanime applauso.
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Il Corriere della Sera - 11
novembre 2006
I l 12 novembre 2003 la strage che
costò la vita a 17 militari e 2 civili - Nassiriya, l'omaggio della Camera
Un minuto di silenzio in aula per i
caduti in Iraq. Bertinotti: «Tragedia umana e nazionale.
Monito per la pace»
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Fausto Bertinotti (Emblema)
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ROMA -
Un
minuto di silenzio alla Camera dei deputati in omaggio e in
ricordo dei caduti di Nassiriya: lo ha chiesto il
presidente Fausto Bertinotti al termine di un breve discorso
di commemorazione. «In quest'aula come nel Paese - ha detto
Bertinotti - ci si è divisi sui conflitti in Iraq e persino
sul giudizio sulla loro natura. Ma oggi, qui come in altre
occasioni, l'assemblea si ritrova unita nel lutto e nella
commemorazione degli italiani caduti a Nassiriya. Il 12
novembre di 3 anni fa, 19 nostri concittadini, 12
appartenenti all'arma dei Carabinieri, 5 militari
dell'esercito e due civili, hanno perso la vita uccisi nel
tragico attentato di Nassiriya. Si è trattato di una
tragedia umana e nazionale, che ha scosso il Paese.
Ricordiamo il senso di incredulità e di sgomento che ha
attraversato l'Italia. Ricordiamo soprattutto il dolore dei
familiari delle vittime che ne ha travolto drammaticamente
le esistenze e che pure si è manifestato con una compostezza
e una sobrietà straordinarie, che resteranno impresse nella
memoria collettiva del Paese. Un Paese- ricorda Bertinotti -
che si è unito in lutto, espressione di un'intera comunità».
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Il Corriere della Sera - 11
novembre 2006
Casini nel terzo anniversario
della strage di Nassiriya
«Lo Stato si scusi coi familiari dei
caduti»
«Sarebbe un atto di umiltà» ha
detto il leader dell'Udc. Cesa: «10, 100, 1000 preghiere
in ricordo di questi ragazzi»
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Pier Ferdinando Casini (Fotogramma)
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ROMA - «Credo che lo Stato debba chiedere scusa ai
familiari dei caduti di Nassiriya, morti in nome e per
l'Italia. Sarebbe un atto di umiltà». Lo ha detto il leader
dell'Udc Pier Ferdinando Casini al termine della messa in
ricordo dei caduti nell'attentato di Nassiriya, il 12
novembre 2003, celebrata a San Lorenzo fuori le mura a Roma.
Il monito di Casini segue di poche ore l'iniziativa del
presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che a
Montecitorio ha invitato i parlamentari ad osservare un
minuto di silenzio in ricordo dei caduti. Alla funzione in
ricordo delle 19 vittime dell’attentato terroristico di
Nassiriya di tre anni fa a San Lorenzo fuori le mura Udc al
gran completo, ma anche rappresentanti della maggioranza.
La celebrazione è stata officiata dal cappellano di
Montecitorio, monsignor Rino Fisichella. Seduti in prima
fila il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il
segretario del partito Lorenzo Cesa, il presidente della
commissione Affari esteri della Camera Umberto Ranieri (Ds),
Roberto Giachetti della Margherita, Donato Mosella e
Francesco Garofani dell’Ulivo, Angelo Sansa di Forza Italia.
Al termine della messa i rappresentanti dell’Udc
hanno preso parte ad una fiaccolata che si è snodata dalla
chiesa di San Lorenzo fuori le mura all’interno del cimitero
del Verano.
Sulla vicenda è intervenuto anche Lorenzo Cesa.
«Dissento totalmente dall'opinione di Bertinotti. Il
silenzio del governo Prodi è imbarazzante» ha detto il
segretario nazionale dell'Udc. «Fa veramente dispiacere - ha
aggiunto Cesa - che da parte delle istituzioni non sia stata
fatta nemmeno una mezza iniziativa. Non vogliamo
strumentalizzare l'evento; c'erano, infatti, tante persone
venute a ricordare i caduti e che non c'entrano niente con
il partito». «Ciò è testimoniato - ha concluso Cesa - dal
fatto che in tutte le province e in tutti i Comuni si siano
levate 10, 100, 1000 preghiere in ricordo di questi ragazzi,
che hanno sacrificato la loro vita».
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Finite le esequie di Stato per Nicola Ciardelli,
Franco Lattanzio e Carlo De Trizio, i tre militari italiani uccisi
dall'attentato di giovedì scorso. I feretri hanno lasciato fra gli
applausi la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Oltre alle più
alte cariche della Repubblica, nella chiesa erano presenti anche i
parenti delle vittime della precedente strage del 12 novembre 2003.
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19 dicembre 2003, Roma
Cerimonia per la consegna di un assegno in favore dei familiari
dei Caduti a Nasiriyah
Il Ministro della Difesa, On. Prof. Antonio Martino, ha partecipato
alla cerimonia, svoltasi a Roma il 19 dicembre 2003 preso la sede
della Banca d'Italia, per la consegna di un assegno destinato ai
familiari dei Caduti di Nasiriyah.
Il Governatore Antonio Fazio, dopo aver rivolto parole di
apprezzamento alle Forze Armate per il loro impegno nelle missioni
di pace, ha rimesso il titolo bancario nelle mani del Capo di Stato
Maggiore della Difesa, Generale Ronaldo Mosca Moschini.
Successivamente, il Ministro Martino ed il Generale Mosca Moschini,
hanno ringraziato il Governatore ed il Consiglio Superiore della
Banca d'Italia per la generosa donazione in favore dei Caduti.
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Tagliati gli assegni INPS degli
italiani all'estero
Il Giornale - Giovedì 16.11.2006 |
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L'ira dei carabinieri: umiliati da
Prodi
Il Giornale - Giovedì 16.11.2006 |
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Soldati italiani dimenticati e inutili in un Libano pronto a riesplodere
Il Giornale - Giovedì 16.11.2006
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27 aprile 2006
«Bomba a Nassiriya. Morti tre italiani»
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On. Isabella Bertolini
Nassiriya: Il 12 novembre sia ricorrenza
nazionale, è scandaloso il disinteresse del governo Prodi |
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Omaggio agli iracheni «martiri della libertà» |
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«Eroi veri, il loro sacrificio non sarà vano» |
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Iraq: doppio attentato, almeno 26 morti
Saltano due autobomba nel
centro di Bagad: la prima provoca 3 vittime e 10 feriti, la seconda 23
caduti mentre i feriti sono 58 |
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Un Memoriale sulla Pelle per i Soldati Morti
L'arte dolente dei tatuaggi
che i militari americani in Iraq si fanno disegnare per ricordare i
commilitoni caduti in battaglia |
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Caporale Pibiri, l'ultimo omaggio a Roma
I commilitoni intonano l'inno
della Brigata Sassari. L'omelia di monsignor Bagnasco: «Sentiamoci tutti
più uniti» |
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Napolitano accoglie la salma di Pibiri
Con il presidente della
Repubblica, Prodi, Bertinotti e Parisi. Il ministro della Difesa:
«Volevamo riportarli tutti a casa» |
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L'Iraq all'Onu: «Restate un anno in più»
Il
governo di Bagdad ritiene indispensabile la presenza di truppe straniere
anche nel 2007 |
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In Iraq 600 mila civili morti da inizio guerra
Le ferite da arma da fuoco
hanno causato il 56% delle morti violente, le autobombe il 14%, i
bombardamenti il 31% |
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Il saluto alla vita di Fabrizio"Vedete come muore
un italiano"
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Corriere della Sera - 21 - Marzo
2006
«Fabrizio Quattrocchi, una medaglia d'oro di Ciampi»
La proposta di Pisanu. L'Unione: decisione
nobile. An: ma la sinistra lo definì mercenario |
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Vita e morte di
Quattrocchi tutto per diecimila euro |
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"Vi
faccio vedere come muore un italiano" |
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